Traina costiera e tonnetti: i segreti per diventare un vero esperto di pesca sportiva

 

 

La pesca sportiva è un'attività che coinvolge sempre più appassionati in tutto il mondo. Si tratta di una pratica che richiede tecnica, abilità e pazienza, ma che regala grandi soddisfazioni a chi la pratica. Tra le diverse modalità di pesca sportiva, una delle più amate è la traina costiera.

 

 

La traina costiera consiste nel trainare un'esca attraverso l'acqua, cercando di attirare i pesci che si trovano in superficie o a mezza profondità. Questa tecnica di pesca può essere praticata sia dalla riva che da una barca, ed è particolarmente indicata per catturare pesci come sgombri, leccie, dorado (caponi), occhiate e tunnidi. In particolare i tunnidi popolano le coste della Calabria da fine agosto fino a primavera. 

 

 

Per praticare la traina costiera è necessario avere una buona attrezzatura?

 

Personalmente credo che anche con una economica attrezzatura composta da una canna da traina, una mulinello, un filo da pesca di buona qualità e una giusta scelta di esche artificiali si possano avere apprezzabili risultati.

 

E' comunque importante conoscere le tecniche di traina e le caratteristiche dei pesci che si vogliono catturare, per poter scegliere l'esca giusta e regolare correttamente la velocità di traina.

 

 

 

Lungo le nostre coste calabresi molti la praticano a bordo di natanti a motore più o meno motorizzati, trainando una vasta gamma di esche artificiali che vanno dal polipetto colorato in silicone, all'anguilletta rossa o bianca a una serie di unghie rotanti comprate dai cinesi o dalle costosissime botique della pesca online, ed è qui che vi voglio :

 

COSA SERVE VERAMENTE PER PESCARE?

 

Un vecchio pescatore al quale posi la domanda fatidica di quale fosse il momento migliore e cosa avrei dovuto usare per pescare quelli che noi chiamiamo "tonnetti", (in un secondo momento vediamo come distinguerli), mi rispose con enfasi:

 

Devi andare il giorno giusto, alla velocità che vuoi e trainando qualsiasi cosa che ricordi un pesciolino in movimento, se avrai "fortuna" avrai successo. 

 

Morale: se non prendi niente, ritenta e sarai più fortunato!

 

Verità delle verità!       ... continua dopo la foto...

 

 

 

 

E' successo a Novembre, era una uggiosa mattinata, non fredda, a Montepaone non fa ancora freddo a metà novembre.

 

Decido come in tante occasioni di fare una uscita di pesca e tentare di insidiare qualche predatore marino.

 

All'orizzonte non c'era nessuno in pesca, nemmeno i gabbiani che di solito sono degli ottimi indicatori di "mangianza" e quindi di predatori sottostanti, erano presenti.

 

A volte per comodità armo una dei due Kayak da pesca  che l'associazione dispone per le proprie attività ed in particolare quella da singolo. 

Un modello non di alta gamma ma sicuramente di buona fattura come tutte quelle prodotte da Big Mama.

 

Inserita la canna, anche troppo grande per l'uso che ne faccio, nel suo alloggiamento , e parto alla riscossa.

 

Armata di due polipetti bianchi in silicone  come finale e con un piccolo teaser rosso, dò filo , una trentina di metri dalla poppa ed inizio a remare.

 

2,5/3 nodi al massimo. Non è che si vada poi tanto veloce poi con questo genere di natanti, nonostante il mare calmissimo e la quasi assenza di vento.

 

Quanto sarò andato lontano? Forse a 100m dalla riva, dove il fondale già precipita in profondità a 30/40 metri e  dopo pochi minuti ecco la prima ferrata.

 

Eccitato dall'avvenimento , pregustando già una tartare di alletterato, già, perchè questo pesce, quando fresco è più buono crudo che cotto, portato a bordo il pesciolone di 800/900g dò nuovamente filo e riparto pieno di energia.

 

Pochi istanti dopo di nuovo una ferrata ma....acci...come tirava!

 

Doppietta!  La seconda ferrata è stata una doppietta. Tutti e due i polipetti hanno  "lavorato".

 

Come sapete, l'alletterato è un pesce di branco e tende a seguire e ad emulare ciò che gli altri fanno.

 

In effetti una tecnica utilizzata, specie per i dorado (lampuga, capone), ma anche per i tonnetti è quella di lasciare in acqua una lenza con un pesce allamato ed alternare le catture in modo che un pesce sia sempre visibile sott'acqua e inneschi nei compagni la tendenza all'emulazione.  

 

Comunque sia la giostra è andata avanti per circa un ora ed in quel frangente la pesca è stata strepitosa con un carniere che  giustamente sfilettato e congelato mi ha deliziato per diversi mesi.

 

Il vecchio pescatore aveva ragione. I tanti tentativi fatti in numerose altre occasioni sprecando carburante trainando per ore, variando velocità, esche , profondità non erano serviti a nulla.

 

Se il pesce c'è abbocca, sennò ti conviene andare dal pescivendolo.

 

Ritornando giustamente alla lenza, pare che una delle migliori esche , che di solito mi danno dei buoni risultati sia appunto l'utilizzo di due polipetti piombati come terminale, distanziati di circa 50cm e con un bracciolo di una ventina di centimetri.

 

 

Tanti usano questa tecnica anche solo con la lenza a mano e tante volte l'ho utilizzata anch'io. Spesso quando facciamo le lezioni di vela ai bambini, per farli giocare ne mettiamo in acqua una così , alternandosi al timone ed alle vele si ritrovano coinvolti in una attività divertente ed affascinante suscitando in loro la passione per il mare ed anche per questo sport che da sempre l'uomo ha praticato prima per la sopravvivenza e poi per divertimento.

 

Già che ci siamo, mi preme parlare di un argomento cui sono sempre stato sensibile.

 

COME RICONOSCERE I DIVERSI TUNNIDI E COME SOPRATUTTO INDIVIDUARE IL TONNO ROSSO

 

In mezzo ai branchi di alletterati o tombarelli spesso si ritrovano i piccoli di tonno rosso.

 

Ecco, questa è una specie protetta!

 

A volte si allamano : mi raccomando vanno rilasciati subito.

 

A parte il contingentamento per legge e le dimensioni che devono essere di almeno 30Kg per essere pescati, è un delitto etico uccidere un pesciolino che può diventare diversi quintali.

 

Si riconoscono facilmente in quanto hanno delle striature verticali sul dorso. Vedi la foto sotto:

Ecco dunque, vi prego!

 

Rilasciate questi piccolini e riservatevi di catturarli quando saranno più grandicelli.

 

Ne approfitto per ricordare che noi di Sailing the Gulf facciamo anche uscite di vela-pesca con il nostro moto veliero. E'una attività divertente per grandi e piccini.

 

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